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Archimede, il Metodo meccanico e il Mistero

Archimede, il Metodo meccanico e il Mistero

domenica 6 maggio 2012

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Chiediamo venia ai gentili lettori per la lunga assenza, la vita è un tantino più complicata di quanto dovrebbe, inoltre forse dovremmo pianificare un po’ meglio i nostri post. A qualcuno qui è venuto in mente che prima di scendere nei particolari, bisognerebbe spiegare che cos’è il Metodo di Archimede ed in cosa consiste la sua particolarità.

Chiediamo umilmente venia:

Perché il Metodo meccanico di Archimede è così straordinario? Non è perché ci piace Archimede o per i livelli scientifici che raggiunge in quest’opera. È per l’idea stessa, che in effetti costituisce quasi un unicum in campo scientifico, e che per gli scienziati attuali abituati a una marcata frammentazione del sapere è praticamente impensabile.

Il metodo di Archimede è importante perché è un metodo dimostrativo alternativo alla dimostrazione matematica.

In un tempo in cui la matematica euclidea si stava imponendo su altre matematiche e si andavano definendo l’impianto assiomatico e la dimostrazione scientifica, Archimede inventa un metodo dimostrativo alternativo a quello matematico: raggiunge gli stessi risultati usando la fisica al posto della matematica. È come se uno dei grandi matematici di oggi presentasse al mondo accademico un metodo scientifico per risolvere i più importanti problemi matematici, che non è matematico, bensì  fisico! Ed utilizzasse questo metodo non in alternativa alle dimostrazioni matematiche, ma in aggiunta, quale ulteriore dimostrazione, due vie per raggiungere lo stesso risultato e avere la doppia certezza della correttezza di quest’ultimo. (Come si può vedere siamo ad anni luce di distanza dal relativismo scientifico, che, per chi scrive, rappresenta una chiara fase di declino del pensiero scientifico: la rinuncia ad applicare il rigore della dimostrazione scientifica, dovuta sempre più spesso all’incapacità di gestirla e alla cinica volontà di imporre se stessi all’interno di una scienza sempre più autoreferenziale, che ha paura del pensiero).

Così, per quelli che sono i problemi più importanti o difficili affrontati da Archimede, noi abbiamo spesso due dimostrazioni una matematica e una meccanica cioè fisica, a questo punto si potrebbe pensare “Fantastico siamo a cavallo!” e invece No, le cose si complicano… manca la scoperta. Noi abbiamo dimostrazioni di risultati già conosciuti ed è da 2200 anni che gli studiosi vorrebbero capire come ha fatto Archimede ad arrivarci, perché in molti casi i risultati non possono essere stati assolutamente intuiti, neanche dal più grande e geniale scienziato di tutti tempi. Questo tratto dell’opera archimedea è stato definito il Mistero di Archimede ed assilla studiosi e scienziati, anche perché capendo come ha fatto, lo si potrebbe imitare, invece gli scritti di Archimede sono concepiti in maniera tale che non ci si riesce.

La prossima volta ci occuperemo del Mistero di Archimede. Ciao a tutti.

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