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Malus,I. Il Drago, 7

Malus,I. Il Drago, 7

venerdì 2 dicembre 2011

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Fu così che al ritmo di Rap, scesero tutti i piani del ca­stello, giun­gendo da prima nella città delle ombre che circondava il castello e da lì al livello delle mura, dal quale si poteva accedere alla scogliera.
Sul versante sud-est del castello si trovava quello che dall’alto sem­brava solo un lembo di terra, ma che in realtà era una ripida scogliera che si estendeva nel mare lungo una decina di chilometri.
I mostri avevano fornito, sia pure in modo caotico, altre informazioni sul drago, il quale pare avesse più o meno le funzioni di un cane da guardia, purtroppo, però di tanto in tanto di­vorava i sudditi del suo padrone, i quali per questo non lo vedevano di buon occhio, anche  perché a causa della maledizione gettata su Tenebricus nessuno poteva raggiun­gere l’isola, quindi il drago era praticamente superfluo.
I guerrieri ombra con la mediazione dei mostri tentarono di dis­suadere Desirée dall’andare a vedere il drago.
« Malus avrà dato anche a lui l'ordine di non farmi del male », obiettò la ragazza, ma la risposta degli uomini ombra, sia pure espressa con un unico gesto, fu più che eloquente.
« Il drago non è molto intelligente? » Seguì un altro piccolo gesto accompagnato da definizioni più precise e parecchio volgari dei mostri volte a chiarire definitivamente la questione dell’intelligenza del drago.
« Non fa niente, se pure fosse completamente deficiente non cambie­rei idea, a me non interessa il quoziente d’intelligenza, voglio solo vedere un drago ». Ed uscì decisa dalla porta, che dava sulla scogliera, seguita dagli uomini ombra armati fino ai denti e di pessimo umore. I piccoli mostri invece con la scusa d’essere molto sensibili al fuoco, "facilmente infiammabili" come si espressero loro, rimasero prudentemente all’interno delle rassicuranti mura.
La scogliera si rivelò essere un piano roccioso agevolmente percorribi­le, non c’erano strade perché non c’era dove andare, bastava seguire la direzione giusta.
Le ombre le indicarono l’orlo della scogliera, in un punto in cui non si udivano le onde infrangersi contro le rocce, do­veva essere l’entrata di una grotta marina.
Desirée si sporse in modo da vedere, se l’entrata della caverna fosse visibile dall’alto, e si trovò di fronte due gran­dissimi occhi gialli, che l'os­servavano con estrema curiosità.

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